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61° corso sull’architettura palladiana
Tutto Palladio
Veneto, 27 agosto - 3 settembre
Guido Beltramini e Howard Burns

Docenti del corso


Donata Battilotti
, Università di Udine
Donata Battilotti è docente di Storia dell’architettura alla Facoltà di Lettere dell’Università di Udine. Studia l’architettura moderna, indagandone la committenza, il cantiere, il rapporto con la storia della città e del territorio e indirizzando le sue ricerche prevalentemente su temi veneti, friulani e toscani. Si è occupata in particolare della figura e delle opere di Andrea Palladio, della ricostruzione dell’immagine urbana e del territorio di Vicenza nel Cinquecento attraverso documenti fiscali, di ville venete, della costruzione del Palazzo Comunale e delle piazze Contarena e I Maggio di Udine, di architettura friulana del Settecento, di insediamenti commerciali e manufatturieri a Livorno e a Firenze in epoca rinascimentale. Fa parte del consiglio scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.


Amedeo Belluzzi, Università di Firenze
Professore ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Università di Firenze, dove è stato direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura e della Città dal 2003 al 2008, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica (2000-2008), direttore scientifico della rivista “Opus Incertum” (2006-2012). Fa parte del Consiglio scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.
Gli studi sul Quattrocento trattano opere di Brunelleschi, Alberti, Giuliano da Sangallo, e temi come le chiese a pianta centrale. Il nucleo più consistente di saggi e volumi analizza l’architettura cinquecentesca tra Firenze e Mantova. Riguardano la cultura fiorentina le indagini su residenze medicee, palazzi di mercanti e cortigiani, ponte a Santa Trinita, villa dei Collazzi. In ambito mantovano, gli approfondimenti più significativi sono dedicati alla personalità artistica e alle opere di Giulio Romano, a cominciare da palazzo Te. Le ricerche relative al Settecento hanno come oggetto l’architettura lombarda nell’età di Maria Teresa d’Austria e di Giuseppe II. Il settore contemporaneo comprende vari contributi sull’architettura italiana e americana del Novecento.

Guido Beltramini
, Direttore CISA Andrea Palladio
Dal 1991 è direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. È stato professore a contratto presso l’Università di Ferrara (1994 -2002). Nel 2008 è stato visiting scholar presso Villa I Tatti Firenze, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, nel 2009-2010 presso Columbia Universty a New York, nel 2011 presso il Canadian Centre for Architecture a Montreal. Studia la storia dell'architettura del Rinascimento, con una particolare enfasi sull'architettura veneta, l'arte della guerra e la cultura dell'Antico. Ha curato mostre e relativi cataloghi alla Biennale di Venezia, alla Royal Academy di Londra, alla Pierpoint Morgan Library di New York, al National Building Museum di Washington. Il suo libro Palladio Privato è stato pubblicato in tedesco (2009) e in inglese (2012). È componente del Board of Trustees del Canadian Centre for Architecture e dell'International Advisory Panel di ‘Architectural History. Journal of the Society of Architectural Historians of Great Britain’.

Howard Burns
, già Scuola Normale Superiore, Pisa
È presidente del Consiglio scientifico del Centro internazionale di studi di Architettura Andrea Palladio con cui collabora dal 1973, quando curò la sezione dedicata ai disegni della grande rassegna vicentina su Palladio. A Palladio ha poi dedicato le mostre di Londra nel 1975 e di Vicenza, Londra, Barcellona, Madrid nel 2008 (con Guido Beltramini). È Accademico Olimpico e membro dell’Accademia di San Luca. Ha insegnato all’Università di Cambridge, al Courtauld Institute of Art di Londra, Harvard University, Università iuav di Venezia, Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha avuto un ruolo di rilievo nella preparazione di tutte le mostre del Centro di studi palladiani e nell'organizzazione di esposizioni su Raffaello (Roma, 1984), Giulio Romano (Mantova, 1989), Francesco di Giorgio (Siena, 1993). Ha pubblicato su volumi e sulle principali riviste internazionali saggi su Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Pirro Logorio, Michele Sanmicheli, Michelangelo.

Deborah Howard
, St John's College, Cambridge
Deborah Howard è Professoressa Emerita di Storia dell’Architettura all’Università di Cambridge, e ‘Fellow’ di St John’s College, Cambridge e della British Academy. Le sue ricerche si focalizzano nell’architettura di Venezia e del Veneto nella prima età moderna. Le sue numerose pubblicazioni includono Jacopo Sansovino (1975, 1987); The Architectural History of Venice (1980, rev. 2002); Venice & the East (2000); Architecture and Music in Renaissance Venice (2009); Venice Disputed (2011) e The Sacred Home in Renaissance Italy (with M. Laven and A. Brundin, 2018). Attualmente sta conducendo un progetto di ricerca sull’architettura proto-industriale del Veneto del Cinque e Seicento.

Paola Marini
, Gallerie dell'Accademia, Venezia
Paola Marini (Verona, 1952) si laurea nel 1976 presso l’Università di Bologna, dove si specializza nel 1987 in storia dell’arte medievale e moderna. Dal 1976 al 1980 collabora all’insegnamento di storia dell’architettura teatrale della stessa Università. Conservatore dal 1982 del Civico Museo-Biblioteca-Archivio di Bassano del Grappa, dirige quell’istituto dal 1988 al 1993, organizzandovi importanti mostre, fra le quali nel 1992 quella su Jacopo Bassano 1510-1592. Dal 1993 è conservatore delle raccolte d’Arte Medievale e Moderna dei Civici Musei e Gallerie d’Arte di Verona. Dal 1997 al 2015 dirige il complesso dei Musei d’Arte e Monumenti del Comune di Verona. Dal 30 novembre 2015 al 31 ottobre 2018 è direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dal 1998 al 2015 tiene l’insegnamento di Museografia e Museologia presso la scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Udine. Ha realizzato, oltre a centinaia di restauri, più di trenta fra mostre e convegni, progetti di ricerca ed editoriali, con importanti collaborazioni nazionali e internazionali. Nel 2015 riceve i premi Architetti Verona e 12 Apostoli; nel 2017 i premi Masi e FIAC a New York; nel 2018 il premio Cotisso. Nel 2017 riceve la Laurea honoris causa in Discipline artistiche conferita dall’Università degli Studi di Verona. I suoi studi vertono nel campo della storia della pittura, dell’architettura e della trattatistica architettonica dal XVI al XVIII secolo, con aperture all’arte contemporanea e alla museografia.

Fernando Rigon
Si è laureato (1968) e perfezionato (1977) in Storia dell’Arte presso l’Università di Padova con i proff. S. Bettini, R. Pallucchini e L. Puppi. Dal 1976 al 1983 ha diretto il Museo Biblioteca Archivio di Bassano. Con Massimiliano Pavan ha avviato (1981) presso il Ministero dei BB. CC. l’attività del Comitato nazionale per l’edizione degli Scritti e dell’Epistolario canoviani. Dal 1983 al 1991 è stato Direttore dei Musei e conservatore dei monumenti civici di Vicenza. Dal 1989 al 2001 è stato segretario dell’iniziativa “Restituzioni”, promosso annualmente da Banca Intesa. Dal 1978 è Accademico Olimpico e dal 1983 membro del Consiglio scientifico del C.I.S.A. A. Palladio di Vicenza. Dal 1978 al 1991 è stato membro della Commissione regionale dei Musei e dal 1988 al 1990 della Commissione civica del Comune di Padova per il nuovo piano museale della città. Dal 2001 è consulente delle attività culturali della Banca Popolare di Vicenza. Dal 2000 fa parte della commissione per l’allestimento del nuovo Museo Diocesano di Vicenza, e nel 2001-02 ha seguito per il comune di Asolo il riallestimento del Museo Civico. Nel 2004 ha ricevuto l’incarico di Consulente della VI Commissione del Consiglio Regionale veneto per la stesura della nuova legge sui Beni e le attività culturali, in corso di approntamento. E’autore di circa duecento pubblicazioni su riviste specializzate e in cataloghi di mostre, musei e collezioni.


Vitale Zanchettin
, Musei Vaticani, Roma
Vitale Zanchettin (1967) laureato a Venezia con una tesi dedicata a Francesco Borromini (Venezia 1996) ha completato il dottorato di ricerca in storia dell'architettura in Germania tra le due guerre mondiali (Venezia Iuav 1999). Dal 2000 insegna storia dell'architettura moderna e contemporanea all'Università Iuav di Venezia. Come borsista della Bibliotheca Hertziana ha studiato lo sviluppo urbano di Roma nel primo Cinquecento (2001-2003). Ha condotto studi sull'opera di Carlo Scarpa (Cisa A. Palladio 2004-2006) e di Adolf Loos (2006-2007). Come borsista della Alexander von Humboldt Stiftung, della Bibliotheca Hertziana di Roma e del Kunsthistorisches Institut di Firenze ha studiato l'opera architettonica di Michelangelo (2006-2014). Dal 2010 è Membro del Consiglio Scientifico del Cisa A. Palladio di Vicenza. Attualmente è responsabile dell'Ufficio di Sovrintendenza ai Beni Architettonici dei Musei Vaticani.

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