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Architettura è scienza
Vincenzo Scamozzi (1548-1616)
Vicenza, palazzo Barbarano. 7 settembre 2003 - 11 gennaio 2004

La mostra

Il percorso della mostra si snoda nelle sale del Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto, articolandosi in un percorso cronologico, che si intreccia con una lettura critica di aspetti peculiari dell'opera scamozziana.
In mostra sono riuniti per la prima volta tutti i cinquanta disegni conosciuti di Scamozzi, consentendo una verifica dell'autografia e dei diversi modi di disegno dell'architetto. Lo stesso Scamozzi e i suoi committenti e amici, come Marcantonio Barbaro, Tiziano Aspetti o Nicolò da Ponte, sono presenti in mostra grazie a splendidi ritratti e busti d'epoca, opera di Paolo Veronese, Andrea Vicentino e altri. Per favorire la lettura della poetica scamozziana anche da parte di un pubblico non specialista sono stati realizzati modelli lignei in scala degli edifici e saranno presenti gigantografie realizzate per l'occasione dal fotografo di architettura Václav Sedy.

SEZIONE I. Vincenzo Scamozzi: una vita fra Veneto e Europa.
La sala presenta i momenti fondamentali nella vita dell’architetto: la formazione a fianco del padre Giandomenico, i suoi interessi e i suoi studi, le sue passioni e ossessioni, il suo peregrinare europeo. Insieme all’inedito ritratto di Scamozzi di Paolo Veronese, conservato al Denver Art Museum, saranno presentati gli originali dei suoi testamenti e l’inventario dei beni, i libri della sua biblioteca fittissimi di annotazioni, il suo primo disegno architettonico conosciuto per villa Ferramosca a Barbano e il prezioso taccuino illustrato realizzato durante il suo viaggio da Parigi a Venezia, alla scoperta dell’architettura gotica.

SEZIONE II. Gli anni vicentini
La sala è dedicata agli esordi di Vincenzo come architetto autonomo nella città di Vicenza. Una attività progettuale con esiti molto significativi, dove si coglie Scamozzi intento a misurarsi – e progressivamente liberarsi – con la presenza, e poi l’eredità, di Andrea Palladio. Il cuore della sala saranno i 5 straordinari disegni di Scamozzi per le scenografie dello spettacolo inaugurale del Teatro Olimpico nel 1585, le famose "sette vie di Tebe". I disegni sono conservati in Inghilterra e agli Uffizi, e sono qui riuniti per la prima volta.

SEZIONE III. Scamozzi a Venezia
La morte di Palladio apre al giovane Scamozzi prospettive inedite. Il soggiorno a Roma e i relativi studi antiquari gli consentono di accreditarsi presso l’élite veneziana che aveva sostenuto Palladio, primo fra tutti Marcantonio Barbaro, evocato in mostra da uno splendido ritratto. Grazie ai potenti nuovi amici Scamozzi ottiene alcuni fra i cantieri più prestigiosi della città: il completamento della Libreria di Sansovino e la nuova residenza dei Procuratori in piazza San Marco, il monumento funebre del doge Niccolò da Ponte, le chiese della Celestia e di San Nicolò da Tolentino. Un quadro di Andrea Vicentino restituisce la straordinaria Rotonda galleggiante trainata da una grande balena, realizzata da Scamozzi per i festeggiamenti per l'incoronazione della moglie del doge Morosina Grimani.

SEZIONE 4. I capolavori
Il grande salone di palazzo Barbaran da Porto offre l’occasione di approfondire, e di confrontare, alcune delle più significative realizzazioni scamozziane, presentate al pubblico con materiali originali e con modelli lignei realizzati per l’occasione. Il modello ligneo della Rocca Pisana sarà affiancato a quello della Rotonda palladiana, di cui costituisce una sorta di "critica" per via d’architettura. Un modello di villa Duodo a Monselice ricreerà la logica paesaggistica dell’intervento, con la villa e la sequenza delle cappelle processionali. Il progetto per il Teatro di Sabbioneta documenterà un capitolo fondamentale di Scamozzi "architetto scenografo", mentre sette disegni autografi per il palazzo del Podestà di Vicenza e di Bergamo presenteranno Scamozzi alle prese con una tipologia di edificio pubblico.

SEZIONE 5. Dal progetto al Trattato
La sala presenta il modo di progettare di Vincenzo Scamozzi, dai primi schizzi ai disegni che servono alla realizzazione degli edifici sino ai disegni preparatori per il Trattato, dove il progetto viene studiato per la comunicazione a distanza dell’opera. Saranno presenti per la prima volta il menabò dell’edizione di Piazzola, e prove di stampa inedite.

SEZIONE 6. L’Idea dell’Architettura Universale e la fortuna europea
La storia editoriale del trattato è una storia sfortunata, con successive riduzioni sino alla pubblicazione, a spese dell’autore, di sei volumi sui dieci previsti. Tuttavia ad essa corrisponde una straordinaria fortuna successiva, in particolar modo nei Paesi Bassi, dove il trattato viene ristampato più volte, anche aggiungendo materiali originali non presenti nell’edizione del 1615. Allo spesso tempo gli architetti del Nord Europa guardano a Scamozzi come a un modello, almeno quando a Palladio. Il simbolo di questa fortuna è un affascinante quadro che caratterizza la sala: un architetto olandese del pieno Seicento che mostra orgoglioso la propria copia del trattato scamozziano.


I musei, biblioteche e archivi che prestano le proprie opere per la mostra sono:
Amsterdam, Collection ir. Wolbert Vroom - Olanda; Bergamo, Biblioteca Civica "Angelo Mai" - Italia; Chatsworth, Devonshire Collections - Gran Bretagna; Denver, Denver Art Museum - USA; Einsiedeln, Stiftung Werner Oechslin - Svizzera; Firenze, Galleria degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe - Italia; Firenze, Biblioteca Marucelliana - Italia; Hampton Court, the Royal Collection - Gran Bretagna; London, Royal Institute of British Architects / Drawings Collection - Gran Bretagna; Los Angeles, The Getty Art Museum - USA; Mantova, Archivio di Stato - Italia; Mantova, Fondazione d'Arco - Italia; Padova, Biblioteca Centrale della Facoltà di Ingegneria - Italia; Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana - Italia; Venezia, Fondazione Querini Stampalia - Italia; Venezia, Galleria della Ca' d'oro - Italia; Venezia, Gallerie dell’Accademia - Italia; Venezia, Museo Correr - Italia; Venezia, Seminario Patriarcale - Italia; Vicenza, Biblioteca Bertoliana - Italia; Verona, Biblioteca Civica - Italia; Vicenza, Civici Musei, Pinacoteca di Palazzo Chiericati - Italia; Salzburg, Salzburger Barockmuseum - Austria; Salzburg, Salzburger Museum Carolino Augusteum, Graphiksammlung - Austria.

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