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La rivista del Centro

Annali di Architettura 3/1991

Frédérique Lemerle - Yves Pauwels
L’ironique: un ordre en quête de base 
pp. 7‐13.

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Sebbene il testo di Vitruvio sia perfettamente chiaro circa la composizione della base “ionica”, gli architetti del Rinascimento non ne hanno apparentemente tenuto conto, senza dubbio a causa dell’assenza quasi totale di esempi archeologici. Alberti attribuisce allo ionico la base che noi chiamiamo “corinzia” e numerosi edifici mettono in pratica questa idea. La base “ionica” vitruviana non compare nei disegni e nei trattati fino al Xvi secolo; inoltre è criticata dai teorici che, come Serlio, ne alterarono le proporzioni. Il più delle volte, è utilizzata nelle costruzioni solo in una forma notevolmente modificata. Gli architetti si sono più volentieri indirizzati verso l’altra soluzione proposta da Vitruvio, quella di utilizzare con lo ionico la basa attica; tale base attica è, in questi casi, soggetta a numerosa variazioni.

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