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La rivista del Centro

Annali di Architettura 24/2012

Robin Middleton
Soane as an anti-Palladian
pp. 141‐156.

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Presentato al 53o Corso palladiano del CISA Andrea Palladio, il contributo di Robin Middleton esamina l’architettura di John Soane (1753-1837) sulla base dell’aderenza o meno ai modelli palladiani.
Soane conosceva bene Palladio: possedeva l’editio princeps (1570) e parecchie edizioni successive dei Quattro Libri, e Vicenza e il Veneto furono per due volte meta dei suoi viaggi giovanili. Se alla base dei suoi progetti c’è Palladio, Soane non ne fu mai particolarmente colpito. Le otto ville che disegnò tra il 1783 e il 1822 sono tutte palladiane: sono a pianta quadrata, con l’ingresso lungo l’asse centrale e gli ambienti distribuiti simmetricamente attorno ad esso. Anche le sue tre chiese possono dirsi palladiane, ma al pari delle ville, non ci mostrano il vero Soane.
Gli edifici più rappresentativi di Soane sono, accanto ad alcuni piccoli padiglioni (Tyringham, Malvern Hall) o alle stalle di Chelsea, i suoi più noti: la Bank of England, la propria casa a Lincoln’s Inn Fields e il Tribunale di Westminster. In questi edifici, che rivelano l’attrazione dell’architetto inglese verso il disordine, resta poco di Palladio, che neanche contemplava tale possibilità. L’articolo analizza in particolare questi tre progetti e conclude che l’architettura di Soane, pur essendo composta da spazi simmetrici, deve la sua magia agli spazi di collegamento – atri, corridoi, ambienti secondari – e soprattutto agli allineamenti, spesso irregolari, imposti dal sito. Sono questi elementi, lontani dalla distribuzione ordinata di Palladio, a guidare e rendere dinamiche le architetture di Soane.

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