en

La rivista del Centro

Annali di Architettura 27/2015

Konrad Ottenheym
Some obscured sources for Scamozzi’s system of the Five Orders
pp. 89‐96.

< indietro     avanti >   |   sommario

La teoria dei cinque ordini di Scamozzi, così come descritta nel Libro Sesto della sua Idea della Architettura Universale, è fondata su un’ampia gamma di fonti scritte, su osservazioni attente degli edifici antichi e sulla propria predilezione per i sistemi matematici. Nel suo testo e nelle numerose note a margine Scamozzi cita molti autori. Tuttavia trascura alcuni scritti contemporanei, allora famosi, nonostante sembrino essere anch’essi piuttosto importanti per la sua teoria.
Questo articolo si concentra su due fonti oscure del suo sistema dei cinque ordini: il metodo di Albrecht Dürer di ritoccare le proporzioni delle parti più piccole di un oggetto con un sistema per parti, e la preferenza di Villalpando per il corinzio come ordine superiore. È un’indagine sui modi in cui tali idee furono integrate nella teoria scamozziana e sul perché Scamozzi probabilmente tacque circa la loro origine.
Anche Scamozzi per ricavare i minimi dettagli degli ordini propose di procedere per parti, paragonabili a quelle spiegate da Dürer (e Lomazzo), però non copiò le effettive proporzioni di Dürer ma solo il suo sistema. Che, in maniera rudimentale, si poteva già trovare in Vitruvio.
Nel secondo caso, il ruolo di Villalpando nella scelta di Scamozzi di modificare la gerarchia degli ordini, la situazione è più complessa. Con questa enfasi sulle origini protocristiane degli ordini, Scamozzi tentò di respingere in anticipo qualunque obiezione contro il loro carattere pagano e nel fare questo impiegò la strategia usata da Villalpando nella sua ricostruzione del tempio di Salomone.
Sebbene Scamozzi menzioni il tempio di Gerusalemme a più riprese nel testo, casualmente Villalpando non è mai citato nei suoi libri. Ciononostante l’opera di Villalpando avrebbe avuto una grande influenza sulla sua idea circa l’origine dell’architettura classica, così come infine espressa nella sua revisione della gerarchia fra ordini.

Per leggere l’intero articolo è necessario aver completato la procedura di iscrizione alla newsletter del Palladio Museum.
Se non sei già iscritto puoi farlo visitando questa pagina, altrimenti inserisci l’indirizzo email con cui sei iscritto:

^