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La rivista del Centro

Annali di Architettura 16/2004

Silvia Catitti
L’architettura della cappella Carafa in Santa Maria sopra Minerva a Roma
pp. 25‐44.

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La cappella fatta realizzare alla fine degli anni Ottanta del Quattrocento dal cardinale napoletano Oliviero Carafa a Roma, nella basilica domenicana di Santa Maria sopra Minerva, era percepita già dagli artisti del Cinquecento come un modello esemplare di accordo fra architettura, scultura e pittura. Allo stato attuale degli studi, restavano ancora inesplorati molti aspetti dell’architettura antiquaria della cappella. La ricerca di cui il saggio rappresenta una sintesi, sostenuta da un rilievo approfondito della struttura e degli elementi architettonici, da una rilettura delle fonti note e da una verifica delle conoscenze delle limitrofe preesistenze architettoniche e archeologiche sia medievali sia di epoca adrianea, ha permesso di circoscrivere la matrice culturale dell’opera, di precisare i modelli di riferimento scelti per la camera sepolcrale adiacente la cappella, di avanzare nuove ipotesi sul ruolo del pittore Filippino Lippi, unico artista documentato, di ricostruire l’aspetto quattrocentesco dell’arcone trionfale d’ingresso alla cappella, e di formulare ipotesi attributive per gli elementi scultoreo-architettonici, con una riflessione sul probabile ruolo attivo del committente e una possibile distinzione fra ideatori e artefici.

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