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La rivista del Centro

Annali di Architettura 30/2018

Francesco Paolo Fiore
Palladio e i progetti di Antonio da Sangallo il Giovane per Castro
pp. 163‐172.

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Il saggio esamina i progetti di Antonio da Sangallo il Giovane per l’«Osteria», la residenza ducale di Castro, capitale del nuovo ducato costituito nel 1537 da papa Paolo III per il figlio Pier Luigi Farnese, e alcuni disegni di Sangallo per facciate di palazzo che si connettono a quella occasione. Fra questi spicca il disegno Uffizi 1684 A recto che già Gustavo Giovannoni attribuiva al palazzo ducale di Castro e che il saggio propone di collegare allo studio preparatorio sull’Uffizi 1684 A verso, nel quale sono soluzioni che riappaiono nel piano basamentale della casa Civena, iniziata da Palladio a Vicenza nel 1540 con il possibile apporto di Gian Giorgio Trissino. Non siamo del tutto certi che Palladio accompagnasse Trissino nel suo viaggio a Roma del 1541 né, in tal caso, sappiamo se avesse accesso ai disegni di Sangallo allora o nei successivi soggiorni romani del 1545-1546 e 1546-1547. I progetti per il palazzo di Iseppo Porto del 1542 rispondono tuttavia al metodo progettuale che Antonio applica alla residenza di Castro e contengono elementi delle opere romane di Sangallo, anche se sono state evidenziate connessioni fra quei primi progetti palladiani e quelli per palazzo Thiene, frutto della collaborazione di Palladio con Giulio Romano, e con le architetture di Sanmicheli. Nei citati disegni di Antonio per Castro e nell’ulteriore disegno Uffizi 1097 A recto, qui ugualmente associato agli studi di Sangallo per Castro, Palladio avrebbe potuto trovare anche una significativa anticipazione dell’impiego dell’ordine gigante che egli avrebbe utilizzato nella sua produzione matura in palazzo Valmarana, nella loggia del Capitaniato e nel palazzo Porto-Breganze.

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