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La rivista del Centro

Annali di Architettura 31/2019

Joseph Connors
Borromini’s House of Books
p. 135.

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Partendo dalla biblioteca di oltre 900 libri di Francesco Borromini, l’articolo mette a confronto questa con altre biblioteche di architetti e con quella dello scienziato galileiano Gaspare Berti, che l’architetto incontrò durante i lavori all’Oratorio dei Filippini, a Roma. Quindi esamina due libri non italiani per la loro influenza, positiva e negativa, sull’architettura romana del XVII secolo. Il Pompa introitus (1641) di Jan Caspra Gevaerts, che commemora i progetti di Rubens per l’entrata del cardinal-infante Ferdinando d’Asburgo ad Anversa nel 1635, è ritenuto aver avuto un’influenza decisiva sulla fontana dei Quattro Fiumi di Bernini. Il Parallèle de l’architecture antique avec la moderne (1650) di Roland Fréart de Chambray, dall’altro lato, proponeva il classicismo dottrinario di Poussin e dei suoi mecenati parigini. Sebbene accolto da Bernini, il libro minava i fondamenti teorici dell’architettura barocca e forniva argomenti agli oppositori di Borromini. Ebbe una vivida vita postuma nel mondo anglofono e fu uno dei libri di architettura preferiti di Thomas Jefferson.

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