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La rivista del Centro

Annali di Architettura 29/2017

Cristiano Guarneri
L’architetto e il collezionista: Vincenzo Scamozzi e Giovanni Grimani per l’allestimento dello Statuario nella Libreria Marciana
pp. 39‐52.

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Il saggio analizza, sulla base di documenti inediti, un’opera di Vincenzo Scamozzi di ridotte dimensioni ma di grande impegno progettuale: l’allestimento nell’antisala della Libreria Marciana della collezione di antichità del patriarca Giovanni Grimani, donata alla Repubblica di Venezia nel 1587. Tale intervento s’inserisce nei progetti scamozziani allora in corso sull’area marciana, tanto che la richiesta di Grimani di un sistema d’illuminazione dall’alto per le statue, poi non attuata, dovette almeno inizialmente rientrare nel dibattitto sull’aggiunta del terzo livello alla Libreria sansoviniana. In fase progettuale si delineò un complesso rapporto tra architetto e collezionista. Da un lato Grimani, anche attraverso uno schizzo a lui attribuibile, intendeva replicare sia nella composizione, sia nel linguaggio architettonico il suo celebre “studio di anticaglie”, la cosiddetta tribuna nel palazzo a Santa Maria Formosa. Dall’altro Scamozzi si fece portatore di un approccio più rigoroso, rivedendo in più punti le proposte del committente per condurle a un più corretto uso degli elementi architettonici. Inoltre l’architetto si confrontò anche con la preesistente decorazione sansoviniana che, come si evince dall’analisi dei dettagliati conti di fabbrica, fu in parte conservata. Per le pareti dello Statuario, Scamozzi elaborò una complessa intelaiatura architettonica, fatta di piedistalli, tabernacoli con nicchie, cornici continue, mensole e timpani provvisti di basi, capace di accogliere un eccezionale numero di sculture, più di duecento pezzi di diverso tipo. Essa segna un punto di svolta nell’allestimento dei primi spazi museali, poiché i sostegni – e quindi gli oggetti da essi portati – non erano più disposti liberamente sulle pareti ma vincolati a un coerente sistema architettonico. In questo modo l’allestimento diviene a tutti gli effetti ambito di azione dell’architetto.

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