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La rivista del Centro

Annali di Architettura 33/2021

Renzo Fontana
Jacopo Sansovino e “la fabricha del pozzo grande de piazza de San Marco”
pp. 93‐100.

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Un documento notarile redatto il 16 aprile 1561 attesta che in quella data Jacopo Sansovino stipulava a nome dei provveditori di San Marco de supra un accordo con il nobiluomo veneziano Giacomo Marcello per la fornitura dei materiali destinati alla ricostruzione del “pozzo grande” di piazza San Marco. Il manufatto, di mole considerevole, è ancor oggi esistente sotto il selciato nella zona sud-occidentale della piazza e si può presumere che il suo rifacimento sia da mettere in relazione anche con la conclusione del cantiere per la nuova facciata sansoviniana della parrocchiale di San Geminiano, distante pochi metri.

In base a una notizia seicentesca che ricorda il furto di alcuni balaustri del pozzo, si avanza l’ipotesi che il puteale fosse stato disegnato da Sansovino, che già aveva fatto uso dei balaustri nel pozzo di villa Garzoni a Pontecasale, una soluzione priva di altri riscontri nell’ambiente veneziano. Il pozzo di Sansovino fu dismesso nel 1629, quando, con la costruzione delle Procuratie scamozziane, la sua ingombrante presenza dovette risultare difficilmente compatibile con la nuova fisionomia assunta dalla piazza.

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