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La rivista del Centro

Annali di Architettura 17/2005

Alessandro Brodini
Michelangelo e la volta della cappella del re di Francia in San Pietro
pp. 115‐126.

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La singolare vicenda progettuale che coinvolse Michelangelo nella realizzazione della volta absidale del transetto meridionale in San Pietro, negli anni 1557 e 1558, può essere seguita attraverso diverse fonti, tra le quali due lettere autografe con disegni esplicativi: l’architetto scrisse a Vasari per spiegare come, in seguito a un errore nella costruzione della centina, la volta dovette essere demolita e successivamente ricostruita. La letteratura ha generalmente fornito una spiegazione dell’errore basata sulla parafrasi delle parole di Michelangelo; questo contributo si concentra invece sulla natura geometrica di tale difetto, la cui evidenza aumentava con il progredire della costruzione. Attraverso le ricostruzioni grafiche si può mostrare come l’utilizzo di un raggio di curvatura costante, per ciascuno dei tre gusci che compongono il catino, abbia determinato la divergenza tra i costoloni e i fianchi dei gusci: la volta non poteva dunque chiudersi.

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