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La rivista del Centro

Annali di Architettura 34/2022

Konstantin Nossov
Italian Renaissance influence on Russian defensive architecture of the late 15th-18th centuries
pp. 147‐160.

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Molti maestri artigiani italiani lavorarono in Russia tra l’ultimo terzo del XV e il primo terzo del XVI secolo. Tra loro c’erano architetti, che progettarono fortezze, cattedrali ed edifici civili. In questo articolo, l’autore utilizza fonti russe e ipotesi di studiosi per indagare la partecipazione dei maestri italiani alla costruzione di fortificazioni. Va notato che, nonostante le molte supposizioni dei ricercatori, ci sono poche prove documentali a sostegno del coinvolgimento di architetti italiani nella progettazione di monumenti in Russia. In questo articolo alcune ipotesi vengono esaminate e sottoposte ad analisi critica. Il punto di vista dell’autore è che la presenza di “italianismi” in un edificio fortificato non prova necessariamente che un architetto italiano fosse coinvolto nella sua costruzione. L’autore non nega l’influenza dell’architettura militare italiana sulla progettazione di molte roccaforti russe ma si chiede: fu un’influenza diretta o indiretta? Nei cantieri erano effettivamente presenti dei maestri italiani, o questi agirono indirettamente attraverso la formazione di architetti russi? Oppure furono gli artigiani russi a lavorare per imitazione delle forme italiane? L’autore conclude che la possibilità che alcuni monumenti siano stati eretti da architetti russi piuttosto che italiani non può essere esclusa e invita a passare da confronti puramente esteriori con monumenti omologhi italiani a studi comparativi più scientifici e completi. L’articolo traccia anche i caratteri dell’influenza del Rinascimento italiano sui successivi monumenti russi, fino al XVIII secolo, cioè un paio di secoli dopo che i maestri italiani cessarono di lavorare alle fortificazioni in Russia.
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