59° Corso sull'architettura palladiana
“Quella invecchiata usanza di fabbricare senza grazia e senza bellezza alcuna”: Palladio e l’architettura del passato prossimoVicenza, 26 - 31 agosto 2017Interventi di D. Battilotti, G. Beltramini, H. Burns, G. Guidarelli, A. Nante, D. Paternò, M. Piana, F. Rigon Forte, L. Trevisan, G. Zavatta
Docenti del corso
Donata Battilotti, Università di Udine |
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Donata Battilotti è docente di Storia dell’architettura alla Facoltà di Lettere dell’Università di Udine. Studia l’architettura moderna, indagandone la committenza, il cantiere, il rapporto con la storia della città e del territorio e indirizzando le sue ricerche prevalentemente su temi veneti, friulani e toscani. Si è occupata in particolare della figura e delle opere di Andrea Palladio, della ricostruzione dell’immagine urbana e del territorio di Vicenza nel Cinquecento attraverso documenti fiscali, di ville venete, della costruzione del Palazzo Comunale e delle piazze Contarena e I Maggio di Udine, di architettura friulana del Settecento, di insediamenti commerciali e manufatturieri a Livorno e a Firenze in epoca rinascimentale. Fa parte del consiglio scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. | |
Guido Beltramini, Direttore CISA Andrea Palladio |
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Dal 1991 è direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. È stato professore a contratto presso l’Università di Ferrara (1994 -2002). Nel 2008 è stato visiting scholar presso Villa I Tatti Firenze, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, nel 2009-2010 presso Columbia Universty a New York, nel 2011 presso il Canadian Centre for Architecture a Montreal. Studia la storia dell'architettura del Rinascimento, con una particolare enfasi sull'architettura veneta, l'arte della guerra e la cultura dell'Antico. Ha curato mostre e relativi cataloghi alla Biennale di Venezia, alla Royal Academy di Londra, alla Pierpoint Morgan Library di New York, al National Building Museum di Washington. Il suo libro Palladio Privato è stato pubblicato in tedesco (2009) e in inglese (2012). È componente del Board of Trustees del Canadian Centre for Architecture e dell'International Advisory Panel di ‘Architectural History. Journal of the Society of Architectural Historians of Great Britain’. | |
Howard Burns, Scuola Normale Superiore, Pisa - emeritus |
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È presidente del Consiglio scientifico del Centro internazionale di studi di Architettura Andrea Palladio con cui collabora dal 1973, quando curò la sezione dedicata ai disegni della grande rassegna vicentina su Palladio. A Palladio ha poi dedicato le mostre di Londra nel 1975 e di Vicenza, Londra, Barcellona, Madrid nel 2008 (con Guido Beltramini). È Accademico Olimpico e membro dell’Accademia di San Luca. Ha insegnato all’Università di Cambridge, al Courtauld Institute of Art di Londra, Harvard University, Università iuav di Venezia, Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha avuto un ruolo di rilievo nella preparazione di tutte le mostre del Centro di studi palladiani e nell'organizzazione di esposizioni su Raffaello (Roma, 1984), Giulio Romano (Mantova, 1989), Francesco di Giorgio (Siena, 1993). Ha pubblicato su volumi e sulle principali riviste internazionali saggi su Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Pirro Logorio, Michele Sanmicheli, Michelangelo. | |
Gianmario Guidarelli, Università IUAV di Venezia, Università degli Studi di Padova |
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Laureato in architettura (Università Iuav di Venezia, 2002) e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e della città (Scuola di Studi Avanzati in Venezia, 2006), ha collaborato con diverse università ed enti di ricerca nazionali e internazionali; attualmente insegna Storia dell’architettura all’Università di Padova ed è direttore del progetto internazionale “Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca” (Studium Generale Marcianum, Venezia). Le sue ricerche sono rivolte alla storia dell’architettura, soprattutto religiosa, tra XV e XVII secolo, con particolare attenzione al rapporto tra dinamiche di cantiere, cultura progettuale e liturgia. Ha pubblicato saggi e monografie sull’architettura civile, religiosa e confraternale veneziana, sulla cattedrale di Napoli e sull’architettura degli ordini monastici nel Rinascimento. | |
Andrea Nante, Direttore Museo Diocesano di Padova |
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Storico dell'arte, dal 2000 è direttore del Museo Diocesano di Padova. Dal 1996 al 1999 ha lavorato al Centro Internazionale Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza. Ha insegnato "Storia dell'arte antica e medievale" alla Facoltà di Architettura di Ferrara" (dal 2011 al 2013), "Museologia e museografia" all’Istituto di Scienze Religiose Giustiniani - Marcianum di Venezia (dal 2008 al 2014). Dal 2013 insegna "Bibbia e arte" all'Istituto di Scienze Religiose di Padova. Collabora con l'Ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. | |
Mario Piana, Università IUAV di Venezia |
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È architetto e professore ordinario di Restauro all’Università Iuav di Venezia. Fa parte del collegio docenti del dottorato in Storia dell’architettura Iuav. Dal 1979 al 1998 ha lavorato come architetto presso la Soprintendenza ai Beni ambientali e architettonici di Venezia, svolgendo attività di controllo sugli interventi relativi al patrimonio storico-artistico della città e della laguna, e progettando e dirigendo i lavori di restauro di molti edifici monumentali veneziani. È autore di saggi relativi ai temi del restauro dell’architettura e alla storia delle tecniche costruttive. È membro del Consiglio scientifico del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio di Vicenza. | |
Damiana Paternò, Università IUAV di Venezia |
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Laureata in architettura all’Università Iuav di Venezia nel 2008, ha conseguito il dottorato in Conservazione dei beni architettonici al Politecnico di Milano con una tesi sui restauri delle fabbriche palladiane tra Ottocento e Novecento (2013). Dal 2008 è assistente alla didattica all’Università iuav di Venezia. Come titolare di un assegno di ricerca nel medesimo ateneo (2014), ha compiuto studi sulle tecniche costruttive utilizzate da Palladio, elaborando un progetto di catalogazione in partnership con il Ministero dei Beni culturali e con il Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, ente con cui collabora dal 2010. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali e scritto saggi e articoli sulla consistenza fisica delle opere palladiane e sui relativi restauri, producendo il primo completo regesto di tutti gli interventi eseguiti dopo la seconda guerra mondiale nel volume Palladio, materiali, tecniche, restauri (2011). | |
Fernando Rigon Forte |
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Si è laureato (1968) e perfezionato (1977) in Storia dell’Arte presso l’Università di Padova con i proff. S. Bettini, R. Pallucchini e L. Puppi. Dal 1976 al 1983 ha diretto il Museo Biblioteca Archivio di Bassano. Con Massimiliano Pavan ha avviato (1981) presso il Ministero dei BB. CC. l’attività del Comitato nazionale per l’edizione degli Scritti e dell’Epistolario canoviani. Dal 1983 al 1991 è stato Direttore dei Musei e conservatore dei monumenti civici di Vicenza. Dal 1989 al 2001 è stato segretario dell’iniziativa “Restituzioni”, promosso annualmente da Banca Intesa. Dal 1978 è Accademico Olimpico e dal 1983 membro del Consiglio scientifico del C.I.S.A. A. Palladio di Vicenza. Dal 1978 al 1991 è stato membro della Commissione regionale dei Musei e dal 1988 al 1990 della Commissione civica del Comune di Padova per il nuovo piano museale della città. Dal 2001 è consulente delle attività culturali della Banca Popolare di Vicenza. Dal 2000 fa parte della commissione per l’allestimento del nuovo Museo Diocesano di Vicenza, e nel 2001-02 ha seguito per il comune di Asolo il riallestimento del Museo Civico. Nel 2004 ha ricevuto l’incarico di Consulente della VI Commissione del Consiglio Regionale veneto per la stesura della nuova legge sui Beni e le attività culturali, in corso di approntamento. E’autore di circa duecento pubblicazioni su riviste specializzate e in cataloghi di mostre, musei e collezioni. | |
Luca Trevisan, Università degli studi di Verona |
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Accademico Olimpico Ordinario, è dottore di ricerca in Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona, dove svolge attività di ricerca dal 2005. Docente a contratto in Storia dell’architettura contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia per l’anno accademico 2013-14, è stato titolare di vari assegni e borse di ricerca ed insegna Storia dell’arte e Storia dell’architettura presso il Centro per il restauro “A. Mantegna” di Piazzola sul Brenta (Padova). Commissario dal 2008 dell’Ufficio per i Beni Culturali ecclesiastici della Diocesi di Vicenza, dal 2010 fa parte del Comitato di Gestione del Museo Diocesano e dal 2011 del Consiglio Direttivo degli Amici dei Monumenti e dei Musei della stessa città. Relatore a diversi convegni, seminari, conferenze, ha curato e fatto parte dell’équipe di ricerca scientifica di numerose importanti mostre. Nelle sue pubblicazioni (monografie, saggi su rivista, atti di convegno, contributi su volumi collettanei, cataloghi di mostre ecc.) si è finora occupato, soprattutto attraverso indagini d’archivio, di problematiche relative all’arte veneta tra Quattro e Novecento, con un particolare riguardo per l’architettura vicentina. | |
Giulio Zavatta, Università Ca’ Foscari di Venezia |
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Laureato in Lettere all’Università di Bologna nel 2001, ha conseguito nello stesso ateneo la specializzazione in Storia dell’Arte con una tesi sui disegni di Antonio da Sangallo il Giovane conservati presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi (2006). Dopo un periodo di collaborazione con la Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia, ha conseguito il dottorato in Beni Culturali e Territorio all’Università di Verona con una tesi sull’attività di Andrea Palladio a Verona e nel Veronese (2013). Attualmente è titolare di assegno di ricerca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, è autore di monografie e articoli su Antonio da Sangallo il Giovane e Andrea Palladio, con particolare riguardo le opere veronesi e i rapporti con le maestranze e con la sua committenza. |