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67° Corso sull’architettura palladiana
Palladio in cantiere
Vicenza + Veneto, 26 agosto - 1 settembre 2025
[iscrizioni aperte]

Docenti

Donata Battilotti, già Università di Udine
Donata
Ha insegnato Storia dell’architettura all’Università di Udine fino al 2023. Si occupa prevalentemente di Andrea Palladio, della storia urbana e del territorio di Vicenza nel Cinquecento, di ville venete. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Vicenza al tempo di Andrea Palladio attraverso i libri dell’estimo del 1563-1564 (1980), Le ville di Palladio (1990), l’aggiornamento della monografia di Lionello Puppi, Andrea Palladio (1999), la cura del volume sulle ville della provincia di Vicenza dell’Istituto regionale ville venete (2005), Le mura di Vicenza nel Cinquecento. Cronaca di un fallimento (2020). Fa parte dal 2003 del Consiglio scientifico del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio ed è membro dell’Accademia Olimpica di Vicenza.
Giovanna Battista, MiC - Soprintendenza Archeologi, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza
Giovanna
Laureata in architettura all’Università degli studi di Firenze nel 1997, ha conseguito la Specializzazione in Restauro dei Monumenti presso La Sapienza di Roma e il dottorato in Analisi e valorizzazione del paesaggio all’Università del Molise. Ha svolto attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Architettura e Restauro delle Strutture Architettoniche dell’Università degli Studi di Firenze “Gruppo di Ricerca sul Restauro Archeologico” partecipando anche a diverse missioni di ricerca in Francia e in Giordania. Dal 2012 è funzionario architetto del Ministero della cultura e svolge attività di tutela paesaggistica, alta sorveglianza sui restauri di edifici tutelati e di responsabile del progetto dei lavori pubblici ministeriali.
Guido Beltramini, Direttore CISA Andrea Palladio
Guido
Dal 1991 è direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. È stato professore a contratto all’Università di Ferrara dal 1994 al 2002 e dal 2015 è visiting professor alla Graduate School of Design di Harvard University. Studia la storia dell'architettura del Rinascimento, con una particolare interesse per Palladio, l'architettura veneta, l'arte della guerra e la cultura dell'Antico.
Andreas Beyer, Universität Basel, Basilea
Andreas
Dal 2003 al 2025 è stato professore di storia dell'arte all'Università di Basilea. Ha diretto il Centre allemand d'histoire de l'art a Parigi dal 2009 al 2014. Le sue ricerche e pubblicazioni sono dedicati tra l'altro all'architettura napoletana del Quattrocento, all'arte rinascimentale italiana e quella tedesca del neoclassicismo. Nel 1983 ha pubblicato la prima edizione tedesca dei Quattro Libri dell'Architettura del Palladio e ha in seguito a più riprese lavorato sull'architetto vicentino, concentrandosi sul Teatro Olimpico e i Quattro Libri dell'Architettura. Libri più recenti: Il corpo dell'artista. La traccia nascosta della vita nell'arte, Torino 2023; Benvenuto Cellini and the embodiment of the modern artist, Reaktion Books, London 2025.
Cammy Brothers, Northeastern University, Boston
Cammy
Cammy Brothers (Northeastern University), è specializzata in arte e architettura italiana del Rinascimento e del Mediterraneo. È autrice di due monografie, Michelangelo, Drawing and the Invention of Architecture (Yale University Press, 2008) e Giuliano da Sangallo and the Ruins of Rome (Princeton University Press, 2022). Sta lavorando al suo terzo libro, Memory, Preservation, and Appropriation: The Contested Architectural Legacy of Islamic Spain. È curatrice, insieme a Kathleen Christian, di una nuova collana di libri per Harvey Miller Press, All'Antica: Early Modern Perspectives on the Antique. Oltre alle sue pubblicazioni accademiche, collabora frequentemente con il Wall Street Journal su temi di arte e letteratura.
Federico Maria Cetrangolo, MiC - Soprintendenza Archeologi, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza
Federico Maria
Laureato in architettura (Università Iuav di Venezia, 2003) con una tesi sui restauri dell’Arca di Mastino II, alle Arche Scaligere di Verona, ha conseguito la specializzazione in Conservazione dei beni architettonici (Politecnico di Milano, 2017) con una tesi sui restauri del palazzo della Dogana di terra di Verona. In qualità di funzionario della Soprintendenza ha collaborato dal 1985 al 1997, ai restauri di palazzo Barbaran Da Porto di Vicenza.
Silvia Dandria, MiC - Soprintendenza Archeologi, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza
Edoardo Danzi, Università Iuav di Venezia
Paolo Faccio, Università Iuav di Venezia
Antonio Foscari, Università Iuav di Venezia
Gianmario Guidarelli, Università degli Studi di Padova
Gianmario
Gianmario Guidarelli è professore associato in Storia dell’Architettura presso l’Università degli studi di Padova (DICEA) e professore incaricato presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Coordina i progetti "Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca", “Armonie Composte. Ciclo di seminari sul paesaggio monastico” (con Elena Svalduz) e "La città medievale. La città dei frati. Medieval city. City of the friars” (con Silvia Beltramo). È Principal Investigator del progetto di ricerca PRIN 2022 "CoenoBI(u)M. Arte e architettura della Congregazione Benedettina Cassinese (XV-XVIII secolo): strategie di analisi digitali e spaziali attraverso modelli BIM". È socio residente e membro del Consiglio Scientifico dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Dal 2024 è direttore scientifico della rivista “Ateneo Veneto” (fascia A per E 8). Ha pubblicato monografie e saggi su riviste internazionali inerenti la storia dell'architettura del Medioevo e del Rinascimento, in particolare veneziano. Attualmente la sua attività di ricerca si è concentrata sull'architettura religiosa nel Rinascimento e sul tema del paesaggio monastico nell’Umanesimo italiano.
Charles Hind, già Royal Institute of British Architects, Londra
Charles
Charles Hind is the Chief Curator Emeritus of the Royal Institute of British Architects, having retired in 2024, and is a Visiting Fellow of the CISAPalladio and Chairman of the Editorial Board of the RIBA Palladio Drawings Cataloguing Project. After a history degree at Oxford and a false start as a librarian, he moved to Sotheby's to run an annual sale of architecture and design drawings, before becoming an architecture editor for the Macmillan Dictionary of Art and he joined the RIBA as Curator of Drawings in 1996. He has published and lectured widely on British architectural history, principally of the 17th to 19th centuries and curated numerous exhibitions derived principally from the RIBA Collections, most notably in this context (with Dr Guido Beltramini) Palladio and his Legacy. A Transatlantic Journey (which toured in the USA 2010-11) and Palladianism: the Good, the Bad and the Unexpected (London, 2015-16). He has recently co-authored The Architectural Drawing Book (RIBA Publishing, 2023) and is currently chairman of the Lutyens Trust.
Olivia Horsfall Turner, Royal Institute of British Architects, Londra
Adelmo Lazzari, architetto
Francesco Marcorin, Curatore del Palladio Museum
Francesco
Laureato in architettura, nel 2014 consegue il dottorato di ricerca allo IUAV con una tesi su Michele Sanmicheli. Dopo una collaborazione con l’Archivio di Stato di Verona, nel 2017 è Ayesha Bulchandani Curatorial Intern presso la Frick Collection di New York e nell’autunno dello stesso anno è Weinberg Fellow presso la Columbia University. Nei due anni successivi è docente a Union College (Firenze) e all’ENSTP di Yaoundé; in concomitanza, è coinvolto nel progetto internazionale “Thinking 3D” coordinato dalla University of St. Andrews, il Magdalen College e le Bodleian Libraries di Oxford. La sua ricerca si snoda a cavallo di diverse discipline, dalla storia dell’architettura e del collezionismo, alla storia della musica e della raffigurazione, con particolare attenzione alla ricezione dell’antico nella cultura rinascimentale e al disegno come strumento di conoscenza. Le sue pubblicazioni principali riguardano Michele Sanmicheli, Andrea Palladio, Antonio da Sangallo il Giovane, Giovanni Maria Falconetto e Giovanni Caroto.
Damiana Lucia Paternò, SABAP per l’area metropolitana di Venezia
Damiana Lucia
Laureata in architettura all’Università Iuav di Venezia nel 2008, ha conseguito il dottorato in Conservazione dei beni architettonici al Politecnico di Milano con una tesi sui restauri delle fabbriche palladiane tra Ottocento e Novecento (2013). Dal 2008 è assistente alla didattica all’Università iuav di Venezia. Come titolare di un assegno di ricerca nel medesimo ateneo (2014), ha compiuto studi sulle tecniche costruttive utilizzate da Palladio, elaborando un progetto di catalogazione in partnership con il Ministero dei Beni culturali e con il Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, ente con cui collabora dal 2010. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali e scritto saggi e articoli sulla consistenza fisica delle opere palladiane e sui relativi restauri, producendo il primo completo regesto di tutti gli interventi eseguiti dopo la seconda guerra mondiale nel volume Palladio, materiali, tecniche, restauri (2011).
Mario Piana, già Università Iuav di Venezia
Mario
Felice Giuseppe Romano, MiC - Soprintendenza Archeologi, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza
Francesca Salatin, Università Iuav di Venezia
Francesca
Laureata in architettura, nel 2015 consegue il dottorato di ricerca con una tesi sulla fortuna della Basilica di Massenzio. Dal 2009 collabora a vario titolo con diverse università, tra le quali lo Iuav di Venezia e l’Università di San Marino. Con una ricerca sull’editoria veneziana, è stata borsista del Centro Branca della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dove dal 2016 lavora come architetto occupandosi di conservazione. La sua ricerca si snoda a cavallo di diverse discipline, dalla ricezione dell’antico nella cultura rinascimentale alla trattatistica, dalle tecniche costruttive alla conservazione del patrimonio. È autrice di diversi saggi dedicati in particolare alla ricezione dell’opera di Vitruvio.
Marlene Schwemer, Universität Wien
Marlene
Dottoranda in Storia dell’Arte a Yale, Marlene Schwemer si è laureata in storia dell’arte e in studi romanzi (italiano e portoghese) all’Università di Vienna, con soggiorni presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università Roma Tre. La sua ricerca indaga le intersezioni intellettuali tra studio dell’antico e pratiche d’architettura nel Cinquecento, mettendo in rilievo il ruolo del disegno nei processi progettuali. Attraverso un approccio interdisciplinare esplora come le rappresentazioni di architettura antica e all’antica fondano realtà e finzione nella costruzione di narrazioni storiche e sapere antiquario. In questo contesto ha sviluppato un particolare interesse per l’opera di Andrea Palladio, che si riflette nel suo recente saggio in corso di pubblicazione negli Annali di architettura, dedicato alla relazione tra i suoi disegni dall’antico e il suo progetto per la villa Pisani a Montagnana. Le ricerche di Marlene sono state sostenute da borse di studio del Centro Tedesco di Studi Veneziani, del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e della Stiftung Bibliothek Werner Oechslin in Svizzera.
Emanuela Sorbo, Università Iuav di Venezia
Vitale Zanchettin, Musei Vaticani, Roma; Università Iuav di Venezia
Vitale
Vitale Zanchettin (1967), laureato nel 1996 presso l’Università Iuav di Venezia con una tesi in storia dell’architettura dedicata all’opera di Francesco Borromini, ha compiuto nello stesso ateneo i propri studi per il dottorato di ricerca dedicati all’edilizia sociale a Breslavia e a Francoforte tra le due guerre (1999). Dal 2001 insegna Storia dell’architettura moderna e contemporanea presso l’Università Iuav di Venezia. Come borsista presso la Bibliotheca Hertziana – Max Plank Institut für Kunstgeschichte (2001–2002) ha compiuto studi sullo sviluppo urbano di Roma nel primo Cinquecento. Ha collaborato con l’Istituto Storico Austriaco per l’organizzazione della mostra su Adolf Loos (Roma 2006, con Richard Bösel). È stato Borsista della Alexander von Humboldt Stiftung (2007–2009) presso la Rheinische Friedrich-Wilhelms Universität di Bonn, dove ha tenuto corsi e seminari fino al 2012. Dal 2006 le sue ricerche si sono concentrate sull’attività di Michelangelo architetto presso la Fabbrica di San Pietro. Per i suoi studi sulla Basilica Vaticana ha ottenuto nel 2009 il premio Hanno-und-Ilse-Hahn (Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte). Dal 2012 ha affrontato studi sulla formazione di Michelangelo architetto presso il Kunsthistorisches Institut di Firenze – Max Planck Institut für Kunstgeschichte. Dal 2015 è responsabile della Sovrintendenza ai Beni Architettonici dei Musei Vaticani.
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