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The magazine of the Centro

Annali di Architettura 17/2005

Giuseppina Lonero
Chandigarh prima di Chandigarh: il contributo di Albert Mayer e della sua squadra
pp. 211‐226.

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Conosciuta principalmente come una città “modernista”, Chandigarh e il suo mito sono innegabilmente legati a Le Corbusier. Tuttavia la costruzione della nuova capitale del Punjab Occidentale è stata decisa nell’incertezza e nell’euforia della prima fase dell’indipendenza indiana (1947-51). Inizialmente il suo sviluppo è stato affidato ad Albert Mayer (1897-1981), un ingegnere-urbanista americano che ha disegnato il primo Master Plan di Chandigarh durante il 1950, in collaborazione con, tra gli altri, Maciej Nowicki (1910-1950) e Clarence Stein (1882-1975). Scopo principale del lavoro, sulla base di inediti documenti d’archivio, è la dimostrazione dell’originalità di questo primo Master Plan rispetto a quello di Le Corbusier e del suo gruppo, anche se entrambi i progetti si rivelano concepiti per la prima capitale postcoloniale in India. A ciò si è arrivati attraverso la comparazione tra il contesto architettonico e urbano locale e quello di riferimento dell’équipe americana e considerando il ruolo di committente della provincia del Punjab nell’ideazione di una città di fondazione indiana.

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