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The magazine of the Centro

Annali di Architettura 30/2018

Jessica Gritti
«al modo che s’usa oggi dì in Firenze, all’anticha»: il palazzo di Cosimo Medici a Milano
pp. 21‐44.

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Il contributo illustra le prime fasi e le personalità coinvolte nella realizzazione del palazzo che Cosimo Medici aveva ottenuto in dono da Francesco Sforza a Milano, sede del Banco Mediceo. La rilettura dei documenti noti e alcune nuove acquisizioni archivistiche mostrano come «La più bella casa che sia in Milano» – come ancora racconta nel primo Cinquecento Marcantonio Michiel – sorse tra il 1457 e il 1463 dal riadattamento interno di un palazzo già appartenuto a Teodoro e Luigi Bossi, corredato di una nuova sorprendente facciata, ornata di colori, decorata con terrecotte scolpite e con la nota porta marmorea oggi ai Musei Civici del Castello Sforzesco. Grazie alle fonti letterarie, grafiche e fotografiche sul distrutto palazzo, è possibile formulare una nuova proposta per l’organizzazione del cortile e una lettura del progetto della facciata nell’alveo della cultura architettonica dell’epoca di Francesco Sforza. Il palazzo dei Medici, spettro della moda del tempo, si presta infatti a dipanare l’articolata formazione del linguaggio locale all’antica, fatto di componenti eterogenee, solo in parte orientate verso Firenze, come la committenza medicea ha portato finora a credere.

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