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The magazine of the Centro

Annali di Architettura 33/2021

Douglas Lewis
Longhena “in Villa:” A Summary Census, with Some Suggestions for Future Research
pp. 101‐114.

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A Baldassare Longhena (ante 4 marzo 1596-17 febbraio 1682) si devono almeno sei progetti residenziali sulla terraferma veneziana (qui numerati I-VI). Cinque di essi sono per veri e propri ‘palazzi di villa’, tutti demoliti nel primo Ottocento (mentre i loro parchi spesso sono ancora visibili). L’unico superstite, la Loggia Valmarana a Vicenza (I), è opera di un architetto anonimo, ma il 22 aprile 1649 Longhena inviò al committente un bel disegno per la sua facciata, purtroppo ricevuto troppo tardi per essere eseguito. Dalla lettera autografa allegata al progetto conosciamo i motivi del ritardo di Longhena, “in Villa per servicio dell’Ecc.mo Pesaro Procuratore”, cioè Giovanni Pesaro, futuro doge di Venezia. La villa menzionata nel documento (II) non è la Ca’ Pesaro di Este, alquanto posteriore e opera di un seguace: si trovava invece a Preganziol, vicino a Treviso. Iniziata subito dopo il 15 aprile 1648, e in costruzione il 19 agosto 1652, la villa era già decorata ad affresco prima del 1660. Assomigliava molto alla villa Viaro a Paluello (III), commissionata il 23 luglio 1657 dal “Protto Baldi Longhena” e costruita dopo il 1664. La famosa villa Lezze a Rovarè (IV), il cui cantiere è posteriore al 22 gennaio 1656, fu costruita probabilmente fra 1658 e 1661. Una seconda villa Priuli a Treville (V) può essere oggi attribuita a “m. Baldissera Longhena Protto” e fatta risalire agli anni 1638-1648 sulla base di documenti metropolitani [catastali?] e di una proprietà contigua dei cugini dei Priuli, i Soranzo. La sua celebratissima villa Contarini ‘delle Quattro Torri’ a Mira (VI) risulta anteriore al 1663. Fu molto probabilmente commissionata dal padre del proprietario morto quell’anno, forse verso il 1616-1620. Il committente poteva essere Piero Contarini ‘dei Tromboli’ di Santa Maria Nova, che l’aveva ordinata – con la pianta derivata dal Serlio – a un Longhena ventenne (la cui primissima opera è documentata prima del 28 giugno 1618).

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